Una legge regionale per sostenere le nascite – La Voce, 7 agosto 2020
Pubblichiamo un articolo de La Voce sulle reazioni alla proposta della presidente del MpV umbro per il sostegno alla maternità.
NATALITÀ. Dopo la
proposta lanciata su La
Voce dal Movimento
per la vita dell’Umbria,
prime iniziative
politiche sul tema
Proprio un mese fa, sulla prima
pagina de La Voce veniva lanciata
la proposta del Movimento per
la vita dell’Umbria per l’istituzione di
un fondo dedicato alle donne che si
trovano ad affrontare una gravidanza
difficile. L’idea nasceva dalla presidente
regionale dell’Mpv, Assuntina Morresi,
come invito a “voltare pagina” nel
dibattito sull’aborto, dopo le polemiche
sulla decisione della Giunta regionale
relativa alla RU486 e al trattamento
sanitario e ospedaliero previsto per
l’assunzione della pillola. Dopo quella
proposta, da qualche giorno, la politica
regionale sta facendo i primi passi
proprio nella direzione di un sostegno
più ampio e strutturato a natalità e
maternità.
Già da un paio di settimane il
capogruppo della Lega in Consiglio
regionale, Stefano Pastorelli, ha
annunciato la presentazione di una
proposta di legge che punta a “restituire
dignità alla famiglia, riportandola al
centro delle politiche regionali e allo
stesso tempo riconsegnare ai giovani
la fiducia nel futuro del nostro paese”.
L’iniziativa parte dal dato preoccupante,
rilevato dall’Istat, che nell’ultimo lustro
in Umbria sono nati mille bambini in
meno. E poi, che il tasso di natalità
nella nostra regione è inferiore alla
media nazionale. “Un segnale di crisi
demografica che non può essere
ignorato”, commenta Pastorelli.
“Quello che vogliamo fare in Regione
- aggiunge – è restituire dignità alla
famiglia, riportandola al centro delle
politiche regionali e allo stesso tempo
riconsegnare ai giovani la fiducia nel
futuro del nostro paese”.
A Palazzo Cesaroni, la Lega non è la
sola a pensare a un testo per rilanciare
la natalità. Il consigliere del Patto
civico per l’Umbria, Andrea Fora,
sta depositando in questi giorni una
proposta di legge. “In questo periodo –
commenta Fora – in Umbria si è parlato
molto del tema dell’aborto, a mio avviso
in una forma troppo ideologica. Ma
non si è parlato, ad esempio, di ciò che
è previsto dalla legge 194 e che a oggi
è quasi totalmente inattuato quanto
agli interventi a sostegno della natalità.
Invece, proprio su questo dobbiamo
concentrarci, cercando di eliminare le
cause che portano all’interruzione di
gravidanza”. Fora tiene a sottolineare
come il testo di legge che presenta è
stato ampiamente condiviso con le
associazioni che tutelano la famiglia
sul territorio regionale. “Mettere al
centro dell’attenzione il sostegno alla
vita – spiega Fora, anticipando a La
Voce i contenuti della proposta di legge
regionale – significa oggi istituire un
assegno prenatale e post maternità, che
sia davvero in grado di aiutare la donna
e la famiglia a sostenere i costi della
gravidanza e le spese dei bambini nei
primi due anni di vita. Aiuti che vanno
erogati alle madri che manifestino
una difficoltà concreta di carattere
economico e sociale a sostenere un
percorso di maternità. Una condizione
che va verificata con le associazioni
familiari e con i servizi socio-sanitari
del territorio”. Scorrendo il testo alle
ultime rifiniture prima del deposito,
Fora spiega come l’aiuto economico
vada delineato sulla base delle
condizioni familiari, del numero dei
figli a carico, situazioni di separazione
o divorzio. Ma anche prevedere una
riorganizzazione complessiva di tutta
la rete delle istituzioni, dei consultori e
delle associazioni che si occupano dei
temi legati alla tutela della natalità e
al sostegno alla vita, “perché a fianco
del problema economico – aggiunge
il consigliere civico – spesso c’è un
problema di fragilità psicologica sul
quale stanno già lavorando associazioni
e movimenti”. Infine, il tema di una
valutazione dell’impatto delle politiche
familiari regionali e quello di un
rafforzamento del welfare aziendale,
cioè di come la Regione possa sostenere
quelle realtà produttive che puntano a
conciliare lavoro e famiglia.
Sui temi di famiglia, maternità, infanzia,
disabilità e anziani si stanno muovendo
anche i consiglieri comunali di Progetto
Perugia nel capoluogo regionale,
convinti che “occorra andare a monte
della questione aborto e investire sul
sostegno alle donne, per creare le
condizioni per una piena e consapevole
libertà di scelta della donna, oltre che
mettere in atto misure per incentivare
e promuovere la natalità, visto il
drammatico crollo sia a livello nazionale
che regionale”. Nel Comune perugino,
anche il gruppo della Lega insiste sulla
necessità di “iniziative più incisive
di sostegno alla natalità, mediante la
creazione di un apposito fondo, che
metta a disposizione un contributo
economico dal terzo mese di gravidanza
e nei due anni successivi al parto,
unitamente alla messa in rete di tutte
le possibilità di assistenza, integrando
conoscenze e servizi anche con il
volontariato, in maniera strutturata”.
“Siamo davvero contenti – commenta le
novità la presidente del Movimento per
la vita dell’Umbria, Assuntina Morresi - che persone di schieramenti e di forze
politiche diverse abbiano colto l’urgenza
del sostegno alla maternità con un
approccio costruttivo e non ideologico,
per dare risposte a bisogni concreti”.
Daniele Morini
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By Maria Rita Valli -24/07/2020
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