Se le aziende hanno cura dei bisogni dei dipendenti, contribuiscono al benessere delle famiglie e dell’intera società, continuando a perseguire il proprio profitto.
Perugia – Il Movimento per la Vita continua nella sua opera di investimento sul sistema valoriale della famiglia, vero nucleo fondante della società e primordiale luogo di generazione e accoglienza della vita nascente.
Per questo motivo, tra le sue attività istituzionali di promozione della cultura della vita e di una società più disponibile e favorevole alla generazione di nuove vite, sostiene la nascita in Umbria di un osservatorio sul welfare aziendale. Infatti, dove le imprese adottano un sistema di welfare aziendale realmente efficace per i propri dipendenti, si è notato che anche le famiglie hanno una tenuta migliore e il singolo individuo lavoratore ha una resa professionale più elevata.
Pertanto, promuovere buone pratiche di welfare aziendale non può che rientrare negli interessi sia degli imprenditori, sia di quelle istituzioni che attendo al benessere dell’intera società.
Il Movimento per la Vita dell’Umbria ha promosso nei mesi, allo scopo di far emergere quelle buone pratiche già esistenti nella nostra regione, un convegno presso il Comune di Todi, riportando alcuni casi aziendali di successo già in atto.
Allo stesso modo, è positivo il segnale dell’ingresso in Umbria di una delle aziende italiane del settore dolciario più famose, come la Ferrero Halzelnut Company, che ha annunciato alcuni importanti investimenti in Umbria proprio nelle scorse settimane.
Si tratta infatti del primo marchio italiano a comparire nella graduatoria del “Reputation institute”, del settore “Food”. L’azienda entra, dunque, a pieno titolo, nella Top50 delle compagnie con la miglior reputazione in tutto il mondo. Ai vertici della classifica, insieme a lei, Rolex, Lego e Google.
Non solo, quindi un’azienda “family friendly”, ma molto di più. Infatti, nelle intenzioni del fondatore recentemente scomparso, Michele Ferrero, nella sua azienda ciò che è stato sempre tutelato è non solo l’equilibrio familiare legato alle esigenze della maternità e dell’educazione dei figli: agli albori di questa impresa un “mondo intero” di famiglie contadine venne condotto dalle macerie del dopoguerra alla contemporaneità, dalla miseria al benessere sempre più diffuso, senza traumi culturali, sociali ed umani.
Proprio questo è il ruolo che si auspica per le imprese umbre di oggi: che riescano a porsi da mediatori culturali della società, mettendo realmente al centro il fattore umano, che poi è anche il solo in grado di aumentare la produttività dell’impresa stessa.
All’inteno del sito web www.mpvumbria.org è stata inaugurata un’apposita sezione dedicata al welfare aziendale, all’interno della quale vengono proposti contenuti tematici sull’argomento, ma anche proposte e best practice già collaudate.
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